Nel periodo in cui il cinema ha cominciato a sviluppare la sincronizzazione al sonoro, ovvero tra il 1924 e il 1926, i compositori di musica classica orchestrale sono diventati parte fondamentale e integrante delle produzioni filmiche. In animazione, tali professionisti hanno innovato il medium di anno in anno, accompagnando prima cortometraggi teatrali e poi anche lungometraggi animati.
In questa classifica sono presenti i dieci migliori e più importanti compositori di colonne sonore della storia dell'animazione cinematografica. Per semplificare la stesura della graduatoria, sono stati considerati solo quei maestri che nella propria carriera hanno lavorato alla realizzazione di almeno un lungometraggio, questo per non svalutare la cosiddetta "musica per il cinema" siccome, nel settore dell'animazione, la maggior parte di essi ha scritto e scrive tuttora soundtracks per opere di misura seriale. Non sono presenti, dunque, i "padri" principali del serialismo dodecafonico e dell'ermetismo musicale in campo cinematografico: Raymond Scott, pianista e geniale inventore, responsabile di alcune delle innovazioni più importanti di sempre nei rami tecnici dell'acustica e della registrazione sonora; Carl Stalling, autore delle melodie più intricate ed eccentriche della storia dell'animazione; Scott Bradley, il più grande teorico della musica - da lui stesso definita in più istanze - "divertente" e scrittore di orchestrazioni per archi ancora oggi conosciute come "le più complesse di Hollywood" [1]. Oltre a questi compositori inarrivabili, il vero pinnacolo della musica pensata e riprodotta per l'arte dei cartoons, non sono stati considerati altri importanti maestri e direttori d'orchestra di casa Disney e Warner come Milt Franklyn, William Lava e Richard Stone.
01. Frank Churchill & Edward Holcomb Plumb
Nazionalità: statunitensi
Anno di nascita: 1901 & 1907
Opere principali: Fantasia, Biancaneve e I Sette Nani, Bambi, Dumbo, Silly Symphony
Generi di riferimento: Classica moderna, Romanticismo, Impressionismo, Swing, Show tunes
Lo storico sodalizio tra Frank Churchill e Edward Holcomb Plumb ha rivoluzionato in più occasioni la portata creativa della musica nel medium dell'animazione sia seriale, sia cinematografica. Il primo dei due compositori rappresenta, assieme a Carl Stalling, il principale autore delle colonne sonore della seria Silly Symphony ed è stato il primo direttore musicale della Disney ad aggiungere inserti show tunes nelle musiche orchestrali di repertorio, come per esempio la canzone popolare Who's Afraid of the Big Bad Wolf del cortometraggio I Tre Porcellini (1933). Inoltre, dal 1937 al 1942, durante la Golden Age Disney, Churchill ha scritto le musiche principali dei primi classici degli studios, fatta eccezione per quelle di Pinocchio (1940) e di Fantasia (1940). Plumb, invece, rappresenta l'arrangiatore più importante della storia dell'animazione, avendo assistito alla stesura di tutte le colonne sonore (compresi gli adattamenti cinematografici delle opere presenti in Fantasia) della Disney dal 1940 al periodo denominato "post-bellico" della casa di produzione.
02. Joe Hisaishi
Nazionalità: giapponese
Anno di nascita: 1950
Opere principali: Nausicaä della Valle del Vento, Il Castello nel Cielo, Principessa Mononoke
Generi di riferimento: Classica moderna, Neo-romanticismo, New age, Elettronica progressiva
Dopo aver conseguito il diploma al Kunitachi College of Music ed essersi avvicinato al movimento post-minimalista di Terry Riley e di Philip Glass, il pianista Joe Hisaishi comincia la propria carriera come compositore nel settore dell'animazione affiancato da giovani direttori musicali come Yuichiro Oda (Lamù) e Yukihide Takekawa (Robotech). Dopo aver conosciuto il regista Isao Takahata, che lo convince ad accompagnare musicalmente il film Nausicaä della Valle del Vento (1984) dell'amico e collega Hayao Miyazaki, il suo coinvolgimento nel medium cambia considerevolmente. Hisaishi, già nel suo primo lavoro cinematografico, dà prova di saper unire in modo magistrale melodie e orchestrazioni accademiche derivanti dal "periodo della pratica comune" - di matrice soprattutto barocca e romantica - con intermezzi sonori di natura neoclassica, elettronica e new age. Nel corso della sua immensa carriera, il compositore diverrà bandiera stessa del cinema (non solo) animato giapponese, attraverso uno stile ibrido tra classica moderna, musica folkloristica (legata soprattutto alle cerimonie kagura shintoiste) e talvolta sostegni e melodie swing e vocal jazz.
03. Hans Zimmer
Nazionalità: tedesco (naturalizzato inglese)
Anno di nascita: 1957
Opere principali: Il Principe d'Egitto, Il Re Leone, Spirit, La Strada per El Dorado, Kung Fu Panda
Generi di riferimento: Classica contemporanea, Post-minimalismo, New age, Musica etnica
Affermato come uno dei compositori più importanti e influenti nel settore cinematografico, Hans Zimmer, dopo aver cominciato la propria carriera di tastierista in gruppi pop come Ultravox e The Buggles, ha imposto nella musica per la "settima arte" uno stile post-minimalista strettamente legato ai sintetizzatori sonori e al campionamento come forme di arrangiamento. Dopo essere diventato famoso a Hollywood con le colonne sonore di film come Rain Man - L'Uomo della Pioggia (1988) e Thelma & Louise (1991), il pianista ha attestato nel medium la propria visione alternativa della musica cinematografica sfruttando il retaggio del capolavoro della world music Passion (1989) di Peter Gabriel. Attraverso studi di musica etnica come il mbube e le melodie arabe, il compositore ha firmato due delle soundtracks più famose e clamorose degli anni '90 (Il Re Leone e Il Principe d'Egitto), collaborando prima con la Disney e poi con la DreamWorks, casa di produzione di cui è tuttora il direttore del dipartimento musicale. Nel XXI secolo, Zimmer continuerà a scrivere musica per il cinema d'animazione, anche se i suoi lavori più apprezzati si accosteranno a film live-action.
04. Yoko Kanno
Nazionalità: giapponese
Anno di nascita: 1964
Opere principali: Cowboy Bebop, Magnetic Rose [Memories], Cowboy Bebop: Il Film
Generi di riferimento: Classica moderna, Hard bop, Big beat, Elettronica, Ambient, Funk rock
La compositrice e produttrice Yoko Kanno incarna il fermento artistico-sperimentale che negli anni '90 ha rivoluzionato l'animazione giapponese, soprattutto seriale. Nata a Sendai in una famiglia fortemente cattolica, l'artista cresce tra musica classica coreutica e liturgica, salvo poi scoprire la ritmica jazz, l'elettronica e il rock negli anni in cui frequenta già l'università. Cercando dunque di assorbire più generi e stili possibili, Kanno trova il modo di esprimere il proprio estro a partire dal 1985, scrivendo inizialmente brevi tracce elettroniche per la casa di videogiochi Koei. Negli anni '90, grazie alla fama raggiunta dalle sue soundtracks sintetiche, la compositrice comincia a farsi strada nel settore dell'animazione giapponese, diventandone immediatamente protagonista. Serie e film d'animazione come Macross Plus (1994), Memories (1995), I Cieli di Escaflowne (1996) e Cowboy Bebop (1998) rappresentano la summa dell'eterogeneità di arrangiamento raggiunta in Giappone nella storia dell'animazione: dagli oratori alla musica spirituale, dall'ambient al bebop, dai campionamenti di opere classiche al blues e al funk rock. Yoko Kanno ribalta ogni canone.
05. Alan Menken & Stephen Schwartz
Nazionalità: statunitensi
Anno di nascita: 1949 & 1948
Opere principali: Il Gobbo di Notre Dame, La Bella e La Bestia, Il Principe d'Egitto, Pocahontas
Generi di riferimento: Classica moderna, Neo-romanticismo, Musical
I due compositori e parolieri Alan Menken e Stephen Schwartz sono gli artisti che, tra il 1989 e gli anni '90, hanno di fatto dato il via alla "rinascita" della Disney, aprendo le porte del secondo periodo aureo della casa di produzione, ovvero del suo "rinascimento". Entrambi appartenenti all'ambiente di Broadway e già famosi nel settore del musical, Menken - conosciuto per La Piccola Bottega degli Orrori (1982) - e Schwartz - noto invece per Godspell (1971) - hanno contribuito in maniera irreprensibile alla definizione della commedia musicale d'animazione, firmando insieme sia le colonne sonore che i brani di classici quali Pocahontas (1995) e Il Gobbo di Notre Dame (1996). Singolarmente, Alan Menken è il principale responsabile della ripresa disneyana, avendo scritto da solo le soundtracks de La Sirenetta (1989), de La Bella e La Bestia (1991), di Aladdin (1992) e di Hercules (1997), mentre Schwartz ritrae uno stile musicale epico e impetuoso, avendo diretto, dopo aver lasciato la Disney, le canzoni de Il Principe d'Egitto (1998) della DreamWorks.
06. Oliver Wallace
Nazionalità: inglese (naturalizzato statunitense)
Anno di nascita: 1887
Opere principali: Dumbo, Cenerentola, Alice nel Paese delle Meraviglie, Lilli e Il Vagabondo
Generi di riferimento: Classica moderna, Swing, Show tunes
Dopo aver cominciato la propria carriera di direttore d'orchestra accompagnando - con musica dal vivo - le proiezioni filmiche negli anni del cinema muto, Oliver Wallace diventa nel 1936 uno dei principali compositori della Walt Disney Productions, casa di produzione per la quale lavorerà tutta la vita, fino al 1963, anno della sua morte. Lo stile classico modernista del maestro d'orchestra diventa rapidamente un archetipo all'interno degli studios, tanto che Wallace è tuttora riconosciuto come il compositore della Disney più prolifico di sempre, avendo firmato le musiche di 139 corti e di 25 lungometraggi in quasi tre decadi di servizio presso il colosso californiano. La peculiarità del maestro è quella di saper rendere un leitmotif definito uno strumento perfetto per poter identificare istantaneamente con un suono personaggi, emozioni e situazioni. Tra i suoi capolavori immortali rimarranno impresse nella storia della musica cinematografica la suite degli elefanti rosa di Dumbo (1941) e la soundtrack del cortometraggio propagandistico anti-nazista Der Fuehrer's Face (1942).
07. Paul J. Smith & Leigh Adrian Harline
Nazionalità: statunitensi
Anno di nascita: 1906 & 1907
Opere principali: Biancaneve e I Sette Nani, Pinocchio, Cenerentola, Silly Symphony
Generi di riferimento: Classica moderna, Romanticismo, Swing, Show tunes
Assieme a Frank Churchill, Edward H. Plumb e Oliver Wallace, i compositori Leigh Adrian Harline e Paul J. Smith costituiscono il gruppo principale di autori di tutte le colonne sonore più importanti della Walt Disney Productions dagli anni '30 al 1941. Mentre Harline entra nel team degli studios come arrangiatore nel 1932 per scrivere la sigla della serie di corti animati Silly Symphony, Smith partecipa inizialmente a meno produzioni, tuttavia rimarrà nell'azienda per praticamente tutta la sua vita, a differenza del collega. Leigh Adrian Harline, infatti, nel maggio del 1941 sarà uno dei tanti professionisti vicini a Walt Disney che si licenzieranno dalla casa di produzione durante gli storici scioperi istituiti dal sindacato Screen Cartoonist's Guild [2]. Le impressionanti capacità di orchestrazione dei due direttori musicali hanno contribuito a creare le soundtracks più famose della Golden Age Disney, ovvero quella di Biancaneve e I Sette Nani (1937), co-scritta con Churchill e Larry Morey, e quella di Pinocchio (1940), co-scritta invece con il paroliere Ned Washington.
08. George Edward Bruns
Nazionalità: statunitense
Anno di nascita: 1914
Opere principali: La Bella Addormentata nel Bosco, Robin Hood, Il Libro della Giungla
Generi di riferimento: Classica moderna, Romanticismo, Dixieland, Musica folk
Nel corso degli anni '30 e '40, il giovane pianista George Edward Bruns lavora come turnista al pianoforte in un numero imprecisato di gruppi big band e dixieland tra Portland, in Oregon, e Los Angeles. Nel 1953, il musicista viene chiamato e assunto come arrangiatore da Walt Disney, che impressionato dalle sue incredibili doti musicali - si dice che sapesse suonare in modo sicuro circa quindici strumenti - lo promuove direttore musicale degli studios pochi mesi più tardi. Bruns, fino al 1976, anno del suo ritiro, sarà a capo del dipartimento musicale della Disney e, assieme al nine old man Wolfgang "Woolie" Reitherman, rappresenterà il fulcro creativo di tutti i Classici Disney da La Bella Addormentata nel Bosco (1959) a Robin Hood (1973). La sua musica imprevedibile, a volte orientata verso il romanticismo radicale, a volte vicina al "jass" - o ragtime - di Buddy Bolden, a volte addirittura di genere e natura folk anglosassone, spezza di netto la catena convenzionale che legava dagli anni '30 le produzioni Disney alla sola musica classica unita a quella popolare, rivoluzionando dunque più di una volta la storia delle colonne sonore nel cinema d'animazione.
09. Kenji Kawai
Nazionalità: giapponese
Anno di nascita: 1957
Opere principali: Ghost In the Shell, Ghost In the Shell 2: Innocence, The Sky Crawlers, Patlabor
Generi di riferimento: Ambient, Taiko, New age, Vocal jazz
Il costante e perentorio rifiuto di una formazione accademica ha portato il compositore Kenji Kawai a trasformare la musica scritta per gli anime da orchestrale a elettronica. Dopo aver militato in una band fusion, il polistrumentista comincia a scrivere soundtracks per serie animate sotto il consiglio dell'amico conduttore radiofonico Yuji Mitsuya. Nel 1986, Kawai compone la colonna sonora di Maison Ikkoku, trasposizione animata seriale del manga omonimo di Rumiko Takahashi, e grazie alle sonorità synth pop delle sue melodie, in perfetta linea con le canzoni mainstream di metà anni '80, viene notato da Mamoru Oshii, regista che lo invita a entrare nel gruppo artistico Headgear. Nel 1987, si forma così una delle collaborazioni più importanti e durature del medium animato. Lo stile espressivamente ritual ambient del compositore influenzerà, attraverso soundtracks memorabili di capolavori come Ghost In the Shell (1995) e Innocence (2004), l'intero panorama giapponese delle colonne sonore, che abbandonerà le convenzioni classiche e pop-rock con cui, negli anni '70 e '80, maestri come Nozomi Aoki e Shunsuke Kikuchi avevano scritto la storia degli anime.
10. Jerry Goldsmith
Nazionalità: statunitense
Anno di nascita: 1929
Opere principali: Brisby e Il Segreto di NIMH, Mulan
Generi di riferimento: Classica contemporanea, Neo-romanticismo
Il modernismo stilistico e le complesse orchestrazioni per archi di Jerry Goldsmith hanno portato il compositore statunitense ad essere riconosciuto come una delle personalità più importanti della storia del cinema, al pari di maestri come Bernard Herrmann, Ennio Morricone e Franz Waxman. Come altri direttori musicali e d'orchestra strettamente legati al cinema live-action hollywoodiano, come per esempio James Roy Horner e Danny Elfman, Goldsmith ha prestato diverse volte le sue capacità compositive all'animazione: la colonna sonora di Brisby e Il Segreto di NIMH (1982), a detta dell'artista una delle migliori della sua immensa carriera [3], e quella di Mulan (1998) della Walt Disney Pictures. Nonostante si presentino naturalmente differenti - la prima molto vicina a un racconto orchestrale, mentre la seconda più attenta all'ambiente dell'opera - le due soundtracks rispettano entrambe l'esplosiva espressività della classica contemporanea scritta dal compositore, di norma costituita da echi di ottoni sostenuti da scale cromatiche eseguite a folle velocità.
----------------------------------------------------------------------------------
APPROFONDIMENTI
[1] Goldmark, Daniel (2005). Tunes for Toons: Music and Hollywood Cartoons. Berkeley. University of California Press. p. 50
[2] Silvano, Isaia (2021). Capitolo 4.1: Early Golden Age (1939/1942). Manuale. Storia del cinema d'animazione. daelaranimation.com
[3] Carpenter, Les (2012). 30th Anniversary of The Secret of NIMH - Gary Goldman exclusive!. Traditional Animation. webarchive.org (link archiviato il 12/01/2016)